INCIPIT
In viaggio con Paolo è un viaggio narrativo attraverso le esperienze di un esploratore che ha intrapreso un’affascinante avventura, durata un lustro, nel mondo postsovietico.
Tra il 2013 e il 2018, l’autore ha attraversato territori ricchi di storia, cultura e trasformazioni, da Varsavia a Yerevan, da Kaliningrad a Vladivostok.
Ogni tappa è raccontata con sensibilità e precisione, offrendo uno spunto profondo sulle realtà locali, dalle città russe più iconiche alle regioni più remote.
Con il supporto di foto evocative e un’intervista finale che esplora il suo impegno di scrittore e viaggiatore, questo libro invita a immergersi in un’avventura che va oltre il turismo, alla scoperta di un mondo complesso e affascinante.
PREMESSA
L’idea di questo libro è nata quasi per caso in una fredda giornata di inizio gennaio di quest’anno mentre ero impegnato a selezionare foto dei miei viaggi, da inviare al mio amico Pasquale Meli, che da giorni stava lavorando, con la maestria e la passione che lo caratterizzano da sempre, per dare un nuovo volto al mio sito.
E così mi sono trovato a ripercorrere quella che per me è stata la “stagione dei grandi viaggi”, una stagione intensa e assai feconda, ma racchiusa (se si guarda alle sole esperienze di forte impatto, riverberatesi poi nella mia attività di scrittore) in un arco temporale relativamente circoscritto. Cinque anni tondi, dal giugno 2013 (il mio primo mese dopo la pensione, inaugurato con un lungo viaggio in Polonia tra il Baltico e Varsavia) al maggio 2018, il mese del mio viaggio lungo i binari della Transiberiana, da Mosca sino a Vladivostok, di gran lunga il più impegnativo di tutti, ma anche quello che mi ha regalato i momenti di più intensa emozione e mi ha anche consentito di toccare con mano aspetti della complessa realtà russa, assai difficili da cogliere a Mosca e San Pietroburgo, le due capitali storiche della Russia, in cui si concentra (o si concentrava, prima del febbraio ‘22) la quasi totalità dei turisti italiani ed occidentali in genere.
Senza neanche accorgermene ho rivissuto con Pasquale, che oltre ad essere un amico è anche un mio assiduo lettore, le tappe principali dei miei viaggi, ampiamente documentati nei libri che ho scritto in questi anni, dall’Armenia e il Nagorno-Karabakh a Kaliningrad sino alla Georgia.
“Perché non metti insieme i capitoli e i brani più significativi dei Tuoi diari di viaggio? In fondo i Tuoi viaggi da pensionato sono semplicemente tappe diverse di un unico grande viaggio nel mondo postsovietico, per cui un libro che ne raccolga i momenti salienti potrebbe dare al lettore un senso compiuto della Tua esperienza di viaggiatore. E poi lo arricchiremo con alcune delle foto migliori del Tuo album”.
Le parole di Pasquale non sono cadute nel vuoto, mi hanno anzi spinto a rileggere i miei diari di viaggio, cercando di selezionare quelle pagine che possano aiutare il lettore a meglio comprendere la complessa realtà del mondo ex-sovietico ed anche i drammatici sviluppi degli ultimi anni.
I brani raccolti in questo volume sono tutti tratti da diari di viaggio che ho pubblicato con le Edizioni Helicon dal 2014 al 2021.
Li ho suddivisi in cinque distinti capitoli, ciascuno preceduto da una breve nota esplicativa.
Il primo ripercorre i momenti “clou” della mia prima estate da pensionato, l’estate del 2013, “ai confini dell’ex impero sovietico”, da Varsavia a Yerevan.
Il secondo abbraccia i primi viaggi “esplorativi” nel “russki mir” nell’arco di 18 mesi, dall’ottobre 2014 all’aprile 2016, con diverse puntate a Kaliningrad e una tappa moscovita, nell’ottobre 2015, tra i nostri connazionali che rappresentano, in Russia, le istituzioni e la cultura italiana.
Il terzo è invece focalizzato sulla Georgia, sulla sua cultura millenaria e sulla complessa transizione in atto in quel Paese ed è il frutto di due viaggi da me effettuati laggiù tra l’aprile e il giugno del 2017.
Il quarto si intitola invece “San Lazzaro degli Armeni e Gorizia, due tappe italiane del viaggio verso est” e raccoglie il resoconto della mia visita dell’ottobre 2013 al monastero dei Monaci Mechitaristi in Laguna e del viaggio del gennaio 2015 a Gorizia/Nova Gorica, primo esempio di città transnazionale, che è stata designata, in questo 2025, “capitale europea della cultura”.
Il quinto ed ultimo capitolo è dedicato al viaggio del maggio 2018 sulla “transiberiana”, con tappe in diverse località della Siberia e del “Dalny Vostok”, il Lontano Oriente Russo. A commento di questa esperienza, mi limiterò a riportare la motivazione del “fiorino d’oro” conferito ex aequo al mio diario siberiano nel 2019: “Gran viaggiatore l’autore di questo libro. E in età di turismo, un viaggio vero, un viaggio faticato e riflessivo, nel tempo come nello spazio, è già un’opera importante e degna di riconoscimento. Quando si aggiunge all’atto pratico e dinamico del viaggio una scrittura di riporto limpida, lucida e sostanziosa, capace di descrizioni efficaci e talune davvero memorabili, allora il riconoscimento diventa premio letterario”.
Chiude il volume l’intervista realizzata da Andrea Pellegrini nell’estate 2023, che fornisce un quadro esaustivo del mio impegno di viaggiatore e scrittore.
Consentitemi, infine, di spendere qualche parola sul titolo scelto.
“In viaggio con Paolo” vuole essere un invito al lettore a condividere le emozioni e le riflessioni che scaturiscono dalle esperienze di viaggio evocate in queste pagine, con l’auspicio (o meglio, la speranza) che qualcuno dei lettori più giovani decida di raccogliere il testimone, ripercorrendo, in un domani non troppo lontano nel tempo, i medesimi itinerari, da Kaliningrad a Yerevan, da Mosca a Vladivostok.
