CARTOLINE DA GDYNIA

GDYNIA (POLONIA)

Perché Gdynia?

La scelta di dedicare queste “cartoline di inizio estate” alla meno turistica tra le tre città che compongono l’area urbana di Danzica (ribattezzata non a caso, dagli stessi polacchi “Tròjmiasto”, ovvero la città tripla) può certo apparire singolare, quasi si trattasse di un modo surrettizio per oscurare la fama della “sorella maggiore”, Danzica, ricca di una storia secolare che ancora oggi si può respirare, girando tra le vie, le piazze e i canali del Centro Storico.

PREMESSA

Eppure, senza nulla togliere al fascino e all’importanza di Danzica, anche la più giovane delle tre città di “Tròjmiasto” meriterebbe una ben maggiore attenzione mediatica (soprattutto al di fuori dei confini della Polonia) per due diversi ordini di motivi, riferiti da un lato alla rinascita, nel primo dopoguerra, dello Stato polacco e dall’altro al confronto in atto tra Russia ed “Europa Atlantica”, che proprio nel ristretto specchio d’acqua tra la foce della Vistola e la penisola di Hel vede contrapporsi le navi della Flotta Russa, con base a Baltjsk, e quelle polacche e di altri Paesi Nato, ospitate proprio a Gdynia, nell’area militare del porto, con accesso rigorosamente precluso ai “non addetti ai lavori”.

Le immagini riportate in queste “cartoline da Gdynia” sono appunto focalizzate sui due aspetti testé citati.

Per quanto riguarda il ruolo di Gdynia - come “base navale Nato di prima linea”, ad appena un centinaio di chilometri dalla flotta Russa del Baltico di stanza a Baltjsk - si rimanda al video girato da Paolo durante un’escursione nel Porto, che contiene immagini dei Cantieri Navali Militari e della Flotta Polacca.

Qualche parola in più è giusto spenderla sul particolare significato storico di questa moderna città portuale, considerata un vero “gioiello dell’architettura razionalista” della prima metà del Novecento.

Gdynia è stata infatti costruita dal nulla negli Anni Venti del Novecento per dare al rinato Stato polacco una proiezione sul Mar Baltico, visto che all’epoca Danzica era una “città libera” popolata per lo più da tedeschi.

A distanza di quasi un secolo la città conserva numerose testimonianza del ventennio tra le due Guerre e degli anni successivi, dal Museo Nazionale dell’Emigrazione (inaugurato pochi anni fa nel Porto di Gdynia, a sottolineare il ruolo di principale scalo dei bastimenti dei migranti diretti verso le Americhe svolto sino al 1939 ) all’Accademia Navale, al Museo Navale, a cui si affiancano oggi due navi storiche, entrambe ormeggiate nel molo del Porto Turistico: il “Dar Pomorza”, il vascello costruito in Germania nel 1909 che per quasi mezzo secolo (dal 1929 al 1967) è stata la “nave scuola” della Marina Militare Polacca, e il Cacciatorpediniere “ORP Bliskiawizca”, che , dopo essere riparato nel settembre ’39 in un porto britannico, ha partecipato attivamente, a fianco della Royal Navy, sino alla fine del Conflitto, alle operazioni di guerra navale contro le Forze dell’Asse.

Nelle “cartoline da Gdynia”, qua pubblicate, le testimonianze storiche appena citate occupano, non a caso, un posto di rilievo.

Ci auguriamo che possano far meglio comprendere il significato di un periodo storico che ha visto la rinascita della Polonia come Stato indipendente, di cui Gdynia ha rappresentato, e rappresenta ancor oggi, un simbolo importante.

Pascal McLee

reportage fotografico di Paolo e Cristoforo Vettori © 2025

 

contributi audio e video di Paolo e Cristoforo Vettori © 2025

qui a fianco. la canzone di sottofondo Gdynia nel cuore reperibile su Riffusion.com
ed un video “celebrativo” delle giornate trascorse a Gdynia e dintorni 

La canzone Gdynia nel cuore
realizzata da Pascal McLee
con Riffusion.com

In video con clip ed immagini delle giornate trascorse a Gdynia e dintorni

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