Dodicesimo libro di Paolo Vettori
“La storia di una famiglia nel cuore della Storia dell’Europa, potrebbe dirsi l’essenza del volume. Un romanzo storico, dunque. Ma il caso de’ Il gigante di Barletta è particolare, per la natura. Diverso si mostra infatti da molti romanzi storici contemporanei o cosiddetti. Che qui, a dominare, diversamente dal solito, sempre è la seconda. La Storia è la grande protagonista del libro, mentre i personaggi, bellissimi, che una trama sottile sommuovono per colorirla, sono uno dei suoi fondali”.
(dalla motivazione del 2° premio
per la narrativa inedita
Premio Internazionale Casentino 2020).
978-8864667294
Titolo | Il gigante di Barletta |
Autore | Paolo Vettori |
Pubblicazione | 2020 |
Editore | Edizioni Helicon |
Pagine | brossura |
Prezzo | € 10,00 |
ISBN-13 | 978-8864667294 |
EAN | |
Info | Romanzi e Letterature |
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Questo libro è dedicato ad una delle tante vicende che, nei mesi successivi all’aggressione nazista contro l’Unione Sovietica, hanno coinvolto centinaia di migliaia di persone, deportate in sperdute località dell’Asia, dall’Uzbekistan al Kazakistan alla Siberia, per il solo fatto di appartenere a nazionalità sospettate di possibili simpatie per l’invasore.
Sulla sorte dei tedeschi del Volga, dei tartari di Crimea, degli ungheresi della Transcarpazia, dei finlandesi della Carelia (per citarne solo alcuni) sono state condotte ricerche accurate un po’ in tutte le repubbliche ex sovietiche, compresa la Russia, il cui governo, sin dagli anni ’90, ha emesso diversi decreti per riconoscere lo status di nazionalità perseguitata a vari popoli dell’ex URSS.
Tra le poche eccezioni, il caso, a lungo ignorato, degli italiani di Crimea (all’inizio degli anni ’30 circa tremila, quasi tutti nell’area di Kerch) deportati nel gennaio ’42 in sperdute località dell’Asia sovietica, da cui ben pochi hanno fatto ritorno.
Paolo Vettori
Nato a Poppi il 30 Maggio 1948 e laureato in Scienze Politiche, all’Università di Pisa nel Novembre 1971, Paolo Vettori ha lavorato presso le strutture territoriali dal Ministero del Lavoro per circa 39 anni, dal 15 Novembre 1974 al 31 Maggio 2013, inizialmente come funzionario e quindi - dal 1° Gennaio 1987 sino al 31 Maggio 2013, data del pensionamento - come dirigente in varie strutture territoriali del Ministero del Lavoro, in Lombardia (Como, Sondrio, Brescia, Cremona, Mantova) in Emilia (Piacenza) e infine, dal Maggio 2000 al Maggio 2013, in qualità di direttore regionale del Lavoro della Liguria, a Genova.
Ha pubblicato le seguenti opere di narrativa: “Chopin Express - Reportage dalla Polonia” Editore Mauro Baroni, Viareggio, 1997; “L’ultima estate di pace” L’autore Libri, Firenze, 1999; “Isola Calva e dintorni – lettere dal Pianeta Giustizia” Edimet Edizioni, Brescia, 2002; “Faccia a faccia con l’ultimo sbirro di Stalin” Edizioni Albatros-Il Filo Viterbo, 2011; “Diario di un burocrate per caso” Giovane Holden Edizioni, Viareggio, 2013; “Yerevan/Stepanakert - Ai confini dell’ex impero sovietico”, Edizioni Helicon, Arezzo, 2014; Kaliningrad, Danzica e dintorni - Viaggio sul confine russo-polacco, Edizioni Helicon, Arezzo, 2015, Dante sulle rive della Moscova, Edizioni Helicon, Arezzo, 2016; Viaggio in Georgia tra memoria e futuro, Edizioni Helicon, Arezzo, 2017, Transiberiana 2018. Un Viaggio tra mito e realtà, Edizioni Helicon, Arezzo, 2018 e Pinerolo 1913 - Addio alla Belle Epoque, Edizioni Helicon, Arezzo, 2019.